«È meglio questo dell'altro, questo è più adatto. Posso metterlo anche per andare a fare la spesa, non è eccessivo.
Però me lo aggiusta un po' di larghezza qui, per favore».
La commessa si allontana per stringere il cappello nuovo all'anziana donna, e lei continua a provare e provare.
Mette e toglie, ne prende un altro, si guarda allo specchio.
«Sembri una bambina al parco dei divertimenti», sorride la ragazza che la accompagna.
È allora che incrocia il mio sguardo riflesso nella parete opposta alla sua, e ridacchia.
«È bellissimo – mi apostrofa riferendosi al cappello rosso che ho puntato – ma forse non va bene con i suoi capelli».
No, e nemmeno con il mio portafoglio, rispondo riponendolo.
La commessa torna con il suo nuovo copricapo, e la signora Pina se ne va soddisfatta.
«Pensare che una volta per una donna era impensabile uscire senza il cappello – ci racconta la commessa mentre provo un cappello bianco con delle lunghe piume nere. – Per mia nonna, che abitava qui dietro, il cappello era irrinunciabile. Il cappello, non la berretta, quella la mettevano le donne povere».
La Cappelleria Melegari - “dal 1914” recita il logo che campeggia su tutte le finestre – è un meraviglioso presidio della vecchia Milano in un edificio d'angolo in via Paolo Sarpi.
Chinatown, molto bella da quando l'hanno pedonalizzata, alterna i negozi di import cinese a qualche insegna del secolo scorso: una ferramenta, un bar, qualche storico abbigliamento.
E poi i locali nuovi e modaioli, come il più famoso di tutti – forse – le Cantine Isola.
Chiuse questa sera: è lunedì.
I #LuneAperitivi: dove fare un aperitivo il lunedì sera a Milano?
Tutto questo non sarebbe accaduto se non fosse stato lunedì.
Perché il lunedì è il giorno in cui mi riesce più facile – causa impegni lavorativi e organizzazione familiare – concedermi la serata libera e far partire il messaggio “ci facciamo un aperitivo?!”.
E perché, una volta deciso per il sì-evviva-stasera-solo-adulti, scopri che i locali che da tempo volevi provare il lunedì sera sono chiusi.
È capitato anche a voi? Beh, potrebbe.
Intanto vi segnalerò i luoghi che provo per un aperitivo a Milano il lunedì sera.
Non è una guida, 'che non sono capace di fare quelle guide che piacciono tanto e vanno di moda e ce ne sono a decine.
Solo una segnalazione di servizio, come la vecchia rubrica del telefono e un paio di dritte.
oTTo
via Paolo Sarpi 10
Questo lunedì siamo finite in Chinatown perché puntavamo a oTTo.
La leggenda narra che si chiamano "otto" ma sono in via Paolo Sarpi al dieci, perché dopo aver deciso il nome i proprietari si sono accorti di aver sbagliato civico.
Il sito recita esplicitamente che “non fanno happy hour”, però sì, l'aperitivo lo potete fare e comporre da voi.
In sintesi.
Cosa si beve:
- bottiglie di vino: dai 25 ai 35 euro.
- vino al calice: intorno ai 5 euro
- cocktail (tutti originali, non i soliti che trovate ovunque): dai 5 agli 8 euro
Cosa si mangia:
- i quadrotti, specie di bruschette giganti con un sacco di ingredienti etnico-fico-salutisti-local: tra gli 5 e gli 8 euro
- taglieri (anche questi piuttosto originali): dai 5 ai 13 euro
Noi, dopo quindici minuti di indecisione e ripensamenti, abbiamo optato (in due) per due cocktail a base di whisky torbato, un tagliere con spiedino di carne, bruschette, salsa tzatziki, patate e mele, e un quadroTTo a base di tartare di fassona.
Se vi interessa approfondire: sarpiotto.com
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