È lo sguardo di chi si è messo dietro
una macchina fotografica e ha provato a rappresentare il dramma della
violenza contro le donne.
È lo sguardo di chi ha
partecipato al concorso nazionale lanciato, appunto, da Gi.U.Li.A.
(la rete nazionale delle giornaliste unite libere autonome)
per denunciare, con l’immediatezza delle immagini,
che le umiliazioni, gli schiaffi, i pugni o, peggio ancora, le
coltellate, sono sempre sinonimo di sopraffazione, mai di affetto.
È lo sguardo, quindi, dei 44
fotografi, professionisti e non, tra cui una decina di ragazze e
ragazzi under 18, che da tutta Italia hanno raccolto la sfida
e partecipato al concorso “Chiamala violenza, non amore”.
125 le foto e 7 i video inviati, tra
cui sono state selezionate alcune opere che saranno esposte dalle
17.30 di domani, martedì 12 novembre, al Chiostro dei Glicini della
Società Umanitaria (via San Barnaba 48, Milano) fino a sabato 16
novembre.
Successivamente, la
mostra verrà ospitata dalla Camera del Lavoro di Milano a ridosso
del 25 novembre, Giornata internazionale contro la violenza sulle
donne e, quindi, sarà itinerante in altre città italiane: ne hanno
già fatto richiesta Roma, Torino, Bolzano, Bologna, Lucca, Merano.
Maggiori
info sul sito di Gi.U.Li.A.
Società Umanitaria
Ingressi via Daverio 7 oppure via San Barnaba 48, Milano
Tram 16, 12, 23, 27 - Bus 60, 73, 84, 94
Società Umanitaria
Ingressi via Daverio 7 oppure via San Barnaba 48, Milano
Tram 16, 12, 23, 27 - Bus 60, 73, 84, 94
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